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MIELE D'API
MIELE D’API
Tra le più importanti funzioni del miele, abbiamo quella antibatterica e antibiotica; Questo perché molti tipi di miele contengono una quantità elevata di perossido di idrogeno, cioè di acqua ossigenata, quella che utilizziamo comunemente per disinfettare le ferite. Se il miele viene pastorizzato, le alte temperature neutralizzano alcune sostanze benefiche: per ottenere il massimo effetto battericida, l’ideale è il miele grezzo, non trattato e non pastorizzato.
Oltre alle infezioni superficiali, il miele attenua anche i sintomi delle ulcere gastriche e diarrea che, soprattutto nei bambini, può essere pericolosa perché causa disidratazione. Il miele, inoltre, è molto efficace contro la stipsi, poiché contiene grandi quantità di fruttosio, zucchero capace di arrivare nell’intestino crasso senza essere stato digerito. Il fruttosio inoltre conferisce un potere dolcificante particolare e un prolungato effetto energetico perché, mentre il glucosio viene bruciato immediatamente, il fruttosio è dotato di proprietà emollienti grazie alle quali resta “disponibile” per il fisico più a lungo.
Le calorie contenute per 100 gr di miele sono circa 304 kcal
A seconda del tipo di miele cambiano anche le proprietà terapeutiche. Potete scegliere tra il millefiori, arancio, cardo selvatico, fieno greco.
MIELE DI CARDO
€8.50MIELE DI CARDO
Cardo: proprietà, valori nutrizionali, calorie
Il cardo è un ortaggio singolare, ottimo per il fegato e per depurare l'organismo ma che necessita di una lunga pulizia e preparazione. Scopriamolo meglio. > 1. Descrizione del cardo > 2. Proprietà e benefici > 3. Calorie e valori nutrizionali del cardo > 4. Cardo, alleato di > 5. Curiosità sul cardo > 6. Una ricetta con il cardo

Descrizione dei Cardo
Il cardo o carciofo selvatico è una varietà di ortaggio nota scientificamente con il nome di Cynara cardunculus altilis, una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Si tratta di una pianta erbacea perenne dall'aspetto eretto, di colore verde e gambi più chiari o biancastri e di altezza che può raggiungere i due metri, ramificato in fioritura, robusto e striato, presenta foglie alterne e in certi casi spine. I fiori sono rosa-violaceo e si sviluppano sulla parte superiore della pianta. Esistono diverse varietà di cardo: il cardo coltivato (C. cardunculus altilis), il cardo selvatico (C. cardunculus sylvestris), il carciofo (C. cardunculus subsp. scolymus). In particolare esiste una varietà di cardo selvatico diffuso in tutto il centro, il meridione e nelle isole, chiamato cardo mariano (Silybum marianum) o anche "cardo benedetto" o "cardo della Madonna". Originario delle zone mediterranee, coltivato anche in zone secche e aride, il cardo si usa sia come prodotto alimentare, nelle varietà del cardo e del carciofo, che anche come preparato fitoterapico (cardo selvatico o mariano). Contrariamente ad altre verdure il gelo è fondamentale per il cardo, infatti, dopo una gelata, la consistenza di questo ortaggio diventa migliore e più tenera. Il sapore ricorda quello amarognolo del carciofo.Proprietà e benefici dei Cardo
Usato selvatico in fitoterapia in estratti e tisane, il cardo alimentare è noto per le sue virtù depurative, in particolare come tonico per il fegato grazie alla presenza di una sostanza nota come silibina che aiuta a smaltire le tossine accumulate nell'organismo. Inoltre ha anche proprietà lassative, essendo molto ricco di fibre. Contiene anche sostanze antiossidanti, che contribuiscono a mantenere giovane l'organismo, sali minerali e vitamine. L'insieme conferisce al cardo anche proprietà anticolesterolemizzanti, digestive e bruciagrassi. Il cardo si pulisce tagliando in pezzi il lungo gambo ed eliminando la parte filamentosa delle coste, fino ad arrivare al cuore chiaro e tenero; se dopo averlo lavato non viene subito preparato, bisogna mettere i gambi del cardo in acqua acidulata, altrimenti anneriscono. Per evitare che il cardo annerisca anche con la lessatura è consigliabile cuocerlo in acqua con il succo di mezzo limone o con un cucchiaio di farina. Buono lessato (la cottura è molto lunga, dalle due alle 4 ore sono necessarie), viene cucinato in vari modi. Solo il cardo gobbo di Nizza Monferrato o altre tipologie più pregiate sono buone anche consumate crude.Calorie e valori nutrizionali dei Cardo
100 grammi di Cardo apportano circa 17 kcalorie. Per ogni 100 grammi di questo alimento abbiamo:- Acqua g 94
- Fibre g 1,6
- Zuccheri 3,9 g
- Proteine 0,7 g
- Grassi 0,1 g
- Carboidrati 4 g
- Potassio 400 mg
- Sodio 170 mg
- Calcio 70 mg
- Vitamina B2 0,004
Cardo mariano: posologia e come usarlo nelle ricette
Cardo alleato di
Il cardo, ottimo depurativo naturale, è alleato di fegato, utile per la salute dell'intestino ed è un ottimo tonico per tutto l'organismo in genere.Curiosità sui Cardo
In tempi antiche e tutt'ora in alcune zone della Toscana i semi di cardo e i germogli servivano per fare cagliare il formaggio. Recentemente il cardo trova impiego anche nella filiera energetica, poichè i semi possono essere utilizzati per la produzione di biodiesel, mentre la biomassa residuale per la produzione di energia termica. Tra le molte varietà di cardo, oltre alle già citate, ricordiamo il cardo di Bologna senza spine, il piemontese cardo di Chieri, il pregiato cardo di Tours, il cardo gigante di Romagna, il cardo triste, con i fori rosso scuro, il cardo alato delle zone umide. L'annuale Sagra del cardo si tiene ad Andezeno, in provincia di Torino.MIELE MILLEFIORI DEL SALENTO
€7.50MIELE MILLEFIORI DEL SALENTO
Il miele millefiori del Salento è uno dei più comuni e più diffusi e sa conquistare tutti con il suo sapore delicato. Mai uguale a sé stesso, ogni vasetto è un estratto del territorio e della stagione in cui è stato prodotto dalle api. Se qualcuno ti ha detto che è un prodotto di serie B rispetto ai più raffinati e ben identificabili monoflora, fatti una bella risata! Il miele millefiori ha una grande ricchezza aromatica: è frutto dell’estro creativo della natura. È una tavolozza di tonalità e gradazioni straordinarie che possono regalare sensazioni ogni volta nuove e inattese. È ricco di nutrienti ed è un super alleato per combattere i mali di stagione. Inoltre, nutre capelli e pelle. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di questo sano e delizioso alimento, oltre ai suoi utilizzi cosmetici.Un prodotto unico dell’estro della natura
Il miele millefiori del Salento, proviene da fiori di specie diverse. A seconda del colore può essere distinto in due tipologie:- Millefiori dal colore chiaro, quasi trasparente: il suo sapore, molto delicato e dolce, lo rende piacevole a tutti e adatto a molteplici usi e ricette. È amato anche dai più piccoli;
- Millefiori dal colore un po’ più scuro e ambrato: ha un gusto più deciso e può ricordare vagamente la melata. È tipico delle zone montane, dove numerose sono le piante di castagno e frutti di bosco.

Il segreto del millefiori? Aromi e profumi sempre diversi
Il miele millefiori del Salento viene prodotto in zone molto simili tra loro, con tantissime varietà di fiori dalle quali è ricavato. Ad alte altitudini, come in montagna, troveremo sempre specie di piante diverse rispetto alle zone di pianura o di collina. La provenienza geografica influisce sulle caratteristiche organolettiche del prodotto, che può assumere colori e sapori particolari, con gradazioni sempre uniche. La caratteristica comune a tutti i millefiori, quella che lo rende tanto amato e utilizzato, è comunque il variegato mix di piante che lo compongono. Non c’è mai un millefiori identico a un altro. Se si considerano tutte le possibili combinazioni (periodo, luogo, varietà) è facile intuire qual è il suo segreto: è impossibile determinarne caratteristiche precise e ricorrenti. La prerogativa del miele millefiori è l’ampiezza di aromi e profumi che lo compongono e che possono stupire ogni volta chi lo sceglie.Ricco di nutrienti, elisir di salute e bellezza
Il miele millefiori del Salento è più ricco di sostanze nutritive rispetto alle varietà monoflorali: i pollini di specie vegetali differenti tra loro, infatti, lo rendono un vero e proprio concentrato di nutrimenti. Scopriamo quali sono le sue proprietà più importanti:- Ottimo per bambini, donne in gravidanza e anziani: è un importante alimento energetico per chi è in fase di crescita o per chi deve rinvigorire le forze. Favorisce lo sviluppo delle ossa. Si ritiene che sia anche in grado di migliorare le funzioni cognitive. Può essere un utile apporto nutrizionale per le donne in gravidanza, così come per chi è in convalescenza. È una preziosa fonte di energia anche per gli sportivi.
- Secondo alcuni studi, il miele millefiori potrebbe essere utile anche per contrastare le allergie stagionali. Assumendolo a piccole dosi, si riscontra un miglioramento delle reazioni dell’organismo.
- Nutre pelle e capelli: è ottimo per preparare impacchi e maschere naturali per migliorare aspetto e tonicità della cute. Può essere utile anche per contrastare l’acne in modo del tutto naturale. È efficace per la cicatrizzazione di ferite e bruciature. È indicato anche per alleviare il rossore e il prurito determinato dalle punture di zanzara grazie alle funzioni antibatterica e lenitiva. Restituisce luminosità e vigore alla chioma
- Non contiene glutine, quindi è adatto anche per chi ha problemi di celiachia o intolleranze.
Molte calorie, ma buone e subito disponibili
Una porzione di 100 grammi di miele millefiori contiene 304 calorie, così distribuite:- zucchero: 82 g
- fibre alimentari: 0,2 g
- proteine: 0,3 g
- potassio: 52 mg
- sodio: 4 mg
- lipidi: totalmente assenti
Scegli miele millefiori grezzo
Il metodo di produzione influisce molto sulle proprietà antibatteriche e antiossidanti del miele, per questo è bene acquistare un prodotto grezzo e fresco, cioè non sottoposto a lavorazione industriale, e di preferenza biologico. In altre parole, la varietà dei fiori deve essere frutto del lavoro delle api che, in aree naturali, sono libere di volare per raccogliere nettare e polline dove preferiscono, combinando le fioriture. Sono quindi “false” le combinazioni ottenute meccanicamente, con un processo di miscelatura posteriore realizzato dall’uomo in fase produttiva per mettere insieme elementi diversi. Il millefiori è come una dolce fotografia del luogo da cui proviene: è l’espressione a tutto tondo di odori, colori e sapori di un territorio. Non dimenticare che è comunque un prodotto di nicchia e che ogni vasetto può essere una sorpresa diversa dalle precedenti. Scegli quindi un prodotto privo di sostanze chimiche, non pastorizzato e non confezionato da più di un anno, in modo che le sue proprietà benefiche non siano alterate. L’ideale è preferire un miele locale, prodotto dall’apicoltore di fiducia o la cui origine sia controllata. Per andare sul sicuro, meglio optare per piccole aziende artigianali in negozi specializzati, sia online, sia al dettaglio. Se proviene da zone di montagna, dove l’aria è meno inquinata, risulta più salutare e più ricco di sostanze nutritive.È naturale che cristallizzi! Come conservarlo bene
Attenzione ai falsi miti: non è vero che un miele è di qualità solo se è liquido. La cristallizzazione è un processo naturale ed è un segno della sua genuinità. In altre parole, è una caratteristica intrinseca del miele. Solo alcune tipologie (per esempio quello di acacia) non subiscono questa trasformazione. La cristallizzazione si verifica in tempi diversi, a seconda della composizione del prodotto. C’è una regola precisa: maggiore è il contenuto di glucosio, prima si verifica il processo. Il miele millefiori, per esempio, tende a cristallizzare in fretta, già dopo alcuni mesi. Per evitarne l’indurimento e avere un prodotto che non cambia il proprio stato liquido, alcune aziende applicano uno stratagemma: la pastorizzazione a 75° gradi. Attenzione, però, a questo particolare: riscaldare il miele fino a queste alte temperature fa perdere alcune qualità benefiche. Come fare per conservare bene il miele millefiori? Grazie alle sue proprietà antibatteriche, ha una durata lunga, ma alcune caratteristiche dell’ambiente come umidità, calore e luce possono influire sulla sua composizione. È consigliato quindi richiudere bene il barattolo dopo l’utilizzo e conservarlo in un luogo asciutto, a temperatura ambiente.Uso in cucina del miele millefiori
Il miele millefiori, con il suo sapore dolce e sorprendente per le sue tante note diverse, si può usare in modi svariati in cucina: provane un cucchiaino nel caffè o latte, sulle fette biscottate, ma anche nello yogurt naturale. Si può usare anche sul gelato, nelle macedonie e per preparare biscotti e torte. Ottimo accompagnato ai formaggi, diventa una presenza immancabile per condire le insalate: per esempio, sperimentalo con finocchi crudi, pomodori secchi, pinoli, arance, olive nere, sale rosa e olio extravergine d'oliva.Il miele: una storia che attraversa i secoli
Fin dall’antichità, il miele ha rappresentato per l’uomo l’unico alimento zuccherino concentrato. Le prime tracce risalgono al IV millennio a.C. L’etimologia deriva probabilmente da melit, parola della lingua ittita. Il miele è arrivato fino a noi attraverso millenni, civiltà e religioni diverse:- Nell’antico Egitto gli apicoltori seguivano la fioritura delle piante lungo le sponde del Nilo, in quanto era loro usanza porre dei vasi pieni di miele di fianco alle mummie. Inoltre era utilizzato per ricette alimentari e per la cura di piaghe e piccole ferite.
- I Sumeri producevano maschere a base di argilla, miele e olio di cedro.
- Nel codice di Hammurabi sono presenti “frasi” che tutelano gli apicoltori dai furti.
- Per i Greci aveva un ruolo fondamentale nei riti in cui venivano praticate offerte votive ed era considerato “il cibo degli dei”, fatto cadere dal cielo per allietare la vita mortale.
- I Romani lo utilizzavano come conservante e dolcificante; ne importavano una grande quantità dalle isole greche, dalla Spagna e da Malta (il cui nome è probabile che derivi da terra del miele).
- Nella religione induista è considerato uno dei “cinque elisir dell’immortalità”, mentre in quella buddista è indicato come la condizione di “beatitudine suprema”. Per i cristiani “scorre come un fiume nella Terra Promessa” (Antico Testamento).
MIELE DI FIENO GRECO
€8.50Fieno greco: proprietà, uso, controindicazioni
Il fieno greco (Trigonella foenum graecum) è una pianta della famiglia delle Fabaceae. Nota per le sue proprietà ricostituenti, è utile anche come ipocolesterolemizzante, mucolitico e antinfiammatorio. Scopriamola meglio. > Proprietà del fieno > Modalità d'uso > Controindicazioni del fieno > Descrizione della pianta > L'habitat del fieno > Curiosità

Proprietà del fieno greco
I semi di fieno greco contengono saponine steroidee (diosgenina, yamogenina), fitoestrogeni (vitexina, quercetina, luteolina), alcaloidi (trigonellina, genzianina), vitamine (PP, A, B1 e C), lisina, triptofano, sali minerali (ferro, fosforo) e cumarine. Per il contenuto di fosforo, in particolare, il fieno greco è considerato un intagratore naturale. I fitoestrogeni stimolano la crescita del seno e la produzione di latte, che però assume il caratteristico odore della pianta, dovuto all'olio essenziale, dall'aroma solitamente sgradito al lattante. All’azione sul sistema ormonale va imputato anche l’aumento dell’emopoiesi, ossia della produzione di cellule del sangue, utile contro l'anemia. Le saponine svolgono un'azione ipocolesterolemizzante, grazie alla capacità di questi principi attivi di legarsi col colesterolo ematico e ridurre così il suo assorbimento intestinale. Le mucillagini hanno proprietà antinfiammatorie e perciò sono indicate in presenza di irritazioni a carico delle mucose del sistema gastroenterico e di quello respiratorio. Questi principi attivi sono in grado di decongestionare i tessuti di bronchi e polmoni in caso di tosse; e di sfiammare la mucose dell'intestino in presenza di colite o stitichezza, data la capacità di aumentare il loro volume a contatto con i liquidi, conferendo alla pianta anche un'azione lassativa di tipo meccanico. Le fibre idrofile ostacolano l'attività degli enzimi glucidoattivi (amilasi) diminuendo così la disponibilità di glucosio. Studi clinici hanno dimostrato la validità dell'uso di questa pianta per la lotta al diabete: il decotto dei semi induce un abbassamento molto rapido del tasso di zuccheri nel sangue Infine la presenza di nutrienti come aminoacidi, vitamine, lipidi e minerali, il fieno greco è impiegato efficacemente in caso di deperimento, magrezza, convalescenze e astenia, per l'azione tonico-ricostituente, in quanto influisce beneficamente sul metabolismo, determinando un miglioramento dello stato generale e un risveglio dell'appetito. Queste sostanze lo rendono un efficace rimedio per far riacquistare il peso perduto dopo periodi di malattia o alimentazione squilibrata, grazie anche all'elevato contenuto calorico. Inoltre le sostanze steroidee anabolizzanti favoriscono la sintesi proteica e la formazione del tessuto muscolare.Modalità d'uso
È possibile trovarlo come polvere, estratto secco, preparato per infuso, al quale sono spesso aggiunti altri estratti (come quello di liquirizia) per correggerne il sapore. INFUSO: 1 cucchiaino in 300 ml di acqua bollente o 1,5 grammi di polvere lasciati macerare per tre ore nell’equivalente di tre tazze di acqua, da assumere in due-tre volte nell’arco della giornata.Controindicazioni del fieno
L'assunzione del fieno greco presenta alcune controindicazioni. Questa pianta officinale infatti, è sconsigliata nei diabetici per i suoi effetti ipoglicemizzanti. Se ne sconsiglia l'assunzione in contemporanea con altri farmaci, in quanto il fieno greco potrebbe diminuire l'assorbimento. Se ne sconsiglia l'uso in gravidanza, durante l'allattamento, e in caso di fibrillazione atriale, assunzione di diuretici o lassativi.Il fieno greco, come i semi di zucca, tra gli integratori naturali di fosforo
